Come creare una strategia di email marketing in 8 step

strategia di email marketing
Se hai un blog, l'email marketing è ancora uno strumento potente per generare traffico e monetizzare il tuo lavoro. Ecco come creare la migliore strategia

Se stai pensando di creare un blog o se ne hai già uno che vorresti monetizzare, l’email marketing è ancora al giorno d’oggi uno degli strumenti più preziosi che hai a disposizione.

Sapevi infatti che un blog senza una strategia di email marketing efficace alle spalle è un blog destinato a fallire?

Quindi l’email marketing non è morto, come sostengono alcuni guru del marketing? Assolutamente no. L’email marketing è vivo e vegeto (e sta facendo i dovuti scongiuri).

Da anni si ripete come un mantra che “The money is in the list“, i soldi sono nella lista. E questa frase è ancora dannatamente vera. Pensa che circa l’80% delle entrate provenienti dai miei blog arriva proprio dall’email marketing.

La tua lista – e di conseguenza la strategia di email marketing che deciderai di adottare – è quindi senza dubbio uno degli elementi più importanti quando si parla monetizzare un blog e nel corso di questo articolo ti spiegherò anche perché.

Esistono molte tipologie di email marketing. In questa sede voglio approfondire quella più vicina a ciò che faccio, ossia l’email marketing per i blogger.

Che ne dici, vogliamo buttarci in questa nuova avventura? E allora andiamo!

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Cos’è l’email marketing

Cos'è l'email marketing

Iniziando con qualche definizione: cos’è l’email marketing?

L’email marketing è semplicemente una strategia di digital marketing che viene effettuata mediante l’invio di email che arrivano direttamente nella casella di posta elettronica.

Attraverso l’email marketing puoi quindi informare i tuoi lettori della pubblicazione dei nuovi articoli del blog ma anche promuovere i tuoi prodotti e servizi e – non meno importante! – costruire con loro delle relazioni stabile e durature, fondate sulla fiducia reciproca.

Ci tengo particolarmente a sottolineare questo punto perché per molti marketer, la newsletter è diventata un modo per inviare esclusivamente campagne di email marketing dove spammare le proprie offerte.

Niente relazione con gli utenti, niente risposte a chi scrive.

Solo un continuo “compra compra compra” prima che termini l’offerta  / rimangono solo 0,5 posti disponibili / al prezzo di 1.834.924€ solo per oggi 0,02 € IVA inclusa / se non cogli l’offerta al volo la perderai per sempre e rimarrai l’unico sfigato di questo mondo!

(Chi si è stancato del marketing aggressivo alzi la mano 🙋🏻‍♀️)

Attenzione però. Con questo non dico che non bisogna promuovere il proprio business o non utilizzare le classiche tecniche di marketing spiegate sublimemente nel bestseller “Le armi della persuasione” di Cialdini, anzi.

Dico soltanto che a mio avviso, costruire e coltivare relazioni è molto più importante del vendere a tutti costi.

Che poi, è anche lo scopo della nascita del web: costruire relazioni, connettere le persone tra loro.

Quando ho creato la mia newsletter, quindi, sono partita da due domande fondamentali (sulla vita, l’universo e tutto quanto): cosa mi piacerebbe ricevere nella mia casella di posta elettronica? Cosa odio delle newsletter a cui sono iscritta?

Dalle risposte a queste due domande non è uscito il numero 42 ma è nata la mia newsletter.

Se vuoi dare un’occhiata ai contenuti che invio, puoi farlo iscrivendoti da questa pagina per ricevere tutti i miei nuovi contenuti – ed eventualmente copiare le mie strategie 😉.

Esistono principalmente 3 tipologie di email che puoi inviare attraverso l’email marketing:

  1. Le email informative, attraverso le quali puoi fornire ai tuoi lettori nuovi contenuti, news, promozioni e offerte
  2. Le email transazionali, ossia email automatiche che vengono inviate per confermare un ordine, inviare una fattura o informare dell’avvenuta spedizione di un prodotto
  3. Le email comportamentali, ossia email che si attivano dopo un determinato comportamento dell’utente.

È importante che queste tipologie di email coesistano, in modo da fornire ai tuoi utenti la migliore esperienza possibile. Vedremo tra un attimo come crearle.

Probabilmente adesso ti starai chiedendo: ma perché l’email marketing è così importante? Il solo blog non è sufficiente? Non basta promuovere i propri contenuti sui social?

Sciogliamo quindi questi dubbi.

Perché è importante creare una solida strategia di email marketing

inbound marketing

Se oggi fossi costretta a scegliere se mantenere aperto il mio blog e perdere completamente la mia lista contatti oppure mantenere la mia lista contatti e distruggere il mio blog, beh, sicuramente sceglierei di tenere la mia lista.

(Ma piangerei comunque molto se dovessi perdere i contenuti di questo blog, lo ammetto 😅)

Se hai un business online, che sia un blog, un e-commerce o una semplice vetrina-portfolio, dovresti quindi considerare seriamente di creare una solida strategia di email marketing oppure di ottimizzare quella che già hai se non ti sta portando i risultati che desideri.

Ma il blog non è sufficiente? Se una persona è interessata ai tuoi contenuti, tornerà regolarmente sul tuo blog per vedere se c’è qualcosa di nuovo, o no?

Ehm… no, non esattamente.

C’è una differenza fondamentale tra email marketing e blogging, così come c’è tra email marketing e social media.

Attraverso il blog puoi attirare nuovi lettori, crearti una presenza online e mostrare le tue competenze, i tuoi prodotti e i tuoi servizi. Sui social puoi promuovere i tuoi contenuti. Ma questo non basta perché le persone tornino da te.

In realtà, la tua mailing list – ossia la tua lista di contatti è il solo traffico che possiedi. Pensa per un momento se domani dovesse chiudere Facebook, Instagram o se avessi problemi con il server del tuo sito web. O magari cambia l’algoritmo di Google e ti ritroveresti in un attimo senza traffico.

La tua lista di contatti è la sola cosa che ti rimarrebbe. E ti basterebbe inviare una sola email raggiungere di nuovo tutti i tuoi lettori. Per questo è importante creare una fin da subito.

L’email marketing è quindi ancora uno strumento così potente perché è a tutti gli effetti un canale diretto tra te e il tuo pubblico, un canale che possiedi, che ti appartiene e che puoi controllare direttamente.

La combinazione BLOG + EMAIL MARKETING è quindi uno strumento potentissimo per indirizzare traffico regolare ai tuoi contenuti, costruire relazioni stabili e guadagnare con il tuo blog.

Man mano che il numero delle persone della tua lista aumenta, aumenterai anche il bacino di utenti interessati ai tuoi prodotti e servizi, incrementando così le tue probabilità di monetizzazione.

Più la tua lista contatti è grande e più – potenzialmente – puoi generare maggiori guadagni

Non è mai troppo tardi per creare la propria lista. Se vuoi avere un blog di successo diminuendo le probabilità che il tuo progetto fallisca, allora il momento migliore per creare la tua lista è senza dubbio adesso.

Come creare una strategia di email marketing efficace in 8 step

come creare una strategia di email marketing

Alla luce di quello che abbiamo visto finora, possiamo quindi racchiudere gli obiettivi dell’email marketing sotto 3 grandi categorie:

  1. Fidelizzare i nostri utenti
  2. Generare traffico verso il nostro blog
  3. Monetizzare il nostro sito web.

Va da sé che per raggiungere questi obiettivi è importante creare una campagna di email marketing chiara ed efficace.

E come si crea una strategia di email marketing efficace? Molto semplice:

  • identifica i tuoi obiettivi
  • crea un piano d’azione strategico
  • scegli la migliore piattaforma di email marketing
  • fai crescere la tua lista
  • crea una welcome email
  • aumenta l’open rate delle tue email
  • personalizza le tue comunicazioni
  • monetizza la tua lista
  • monitora i risultati e ottimizza la strategia.

Vediamo tutti questi punti più da vicino.

1. Identifica i tuoi obiettivi

Identifica i tuoi obiettivi

Non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare

Se non sai in che direzione stai andando, è praticamente impossibile riuscire a imboccare la strada giusta. Se invece hai ben chiara la meta, la direzione è chiara come il sole.

E per scegliere la strada giusta dovrai fare qualche test.

Il primo passo per creare una strategia di email marketing efficace è quindi quello di mettere nero su bianco gli obiettivi che vuoi raggiungere.

Non cercare di vendere subito qualcosa alla prima email. Fai crescere la tua lista in modo regolare e naturale, offrendo sempre dei contenuti di valore.

Crea dei percorsi personalizzati e su misura che conducano l’utente verso l’obiettivo che vuoi raggiungere.

Tieni sempre sotto controllo questi risultati:

  • La crescita della lista. Se molte persone si disiscrivono dopo una manciata di email, probabilmente devi dare una bella revisione ai tuoi contenuti.
    Considera che qualcuno lo perderai sempre per strada: magari non è più interessato all’argomento o cambia indirizzo email. Non prenderla sul personale 😉
  • Il coinvolgimento. Crea relazioni, rispondi sempre alle email (se hai poco tempo per farlo, cerca qualcuno su Fiverr che possa farlo per te)
  • Aumenta gradualmente le conversioni, ottimizzando costantemente ciò che funziona nella tua strategia ed eliminando ciò che non porta risultati.

2. Crea un piano d’azione strategico

piano d'azione strategico

Ora che hai determinato i tuoi obiettivi, puoi iniziare a costruire la tua strategia email.

Un obiettivo senza un piano è solo un desiderio.

Pensa agli obiettivi che hai identificato. Qual è la miglior strada per raggiungerli? A chi stai scrivendo? Quali sono i suoi dubbi, le sue paure, i suoi desideri, i suoi interessi? Come puoi aiutarlo a raggiungere i suoi obiettivi?

Con queste risposte, fai un piano sommario (magari crea anche un piano B) e mettilo in atto.

Qualche consiglio per farlo:

  • Chi si iscrive alla tua newsletter, probabilmente non ti conosce ancora. Per questo solitamente si usa inviare una welcome email, ossia un’email di benvenuto in cui riassumiamo brevemente chi siamo, cosa facciamo e perché lo facciamo. Ne parleremo in modo più dettagliato tra un attimo
  • Una persona che ancora non ti conosce, difficilmente acquisterà qualcosa da te a freddo. È importante quindi – come si dice in gergo tecnico – scaldare il lead, ossia offrirgli dei contenuti di valore in modo che possa imparare a fidarsi di noi e dei nostri prodotti o servizi
  • Crea dei percorsi ad hoc, segmentando in modo capillare i tuoi lead. Se ad esempio vendi mangime per animali, cerca di capire quale tipo di animale ha ogni persona così da inviargli sempre delle email pertinenti. Se ha un cane, istruiscilo sull’alimentazione del cane e inviagli offerte sul mangime del cane. Se riceverà email sulle tartarughe, infatti, smetterà presto di aprire le tue email.

Ecco un esempio per un buon piano di email marketing:

email funnel esempio
Esempio di percorso automatizzato di business2community.com

Adesso che abbiamo definito i nostri obiettivi di email marketing e abbiamo creato un primo piano sommario, è arrivato il momento di passare al lato operativo.

Per prima cosa, quindi, dobbiamo scegliere quale sia il miglior servizio per inviare le nostre email.

Andiamo avanti, allora!

3. Fai crescere la tua lista

Fai crescere la tua lista

Abbiamo identificato i nostri obiettivi, creato un primo piano sommario e scelto il nostro tool di email marketing. E ora?

Ora è arrivato il momento di far crescere la nostra lista 🎉

Il modo più semplice per acquisire nuovi contatti è quello di creare dei form sul nostro blog dove i nuovi iscritti possono lasciare la propria email e che vengono chiamati opt-in form.

Quando si chiede qualcosa, però, è sempre consigliato donare qualcosa in cambio.

Per questo motivo molto spesso viene offerto qualcosa in cambio dell’email. Può essere un contenuto extra gratuito, un PDF, un buono sconto, un omaggio o quello che vuoi.

Io, ad esempio, ho creato una checklist con tutti gli step per creare un blog, oltre a un corso gratuito di 7 giorni per creare un blog da zero e iniziare a monetizzarlo.

Chi mi lascia la sua email, otterrà la checklist e il corso gratuito, ovviamente via email.

Per aumentare la nostra lista, quindi, puoi ad esempio aumentare gli opt-in sul tuo sito web, mettendo il box alla fine dei tuoi articoli, in un popup (che puoi creare facilmente con Elementor), nella tua homepage e in tutte le tua pagine principali.

Mi raccomando però di non acquistare MAI la tua lista email. Primo tra tutti perché è illegale inviare email a soggetti privati senza che questi ti abbiano dato il loro esplicito consenso, soprattutto l’implementazione della GDPR.

Secondo perché ti ritroveresti un sacco di persone tendenzialmente non interessate a quello che offri, che non aprono le tue email o peggio ancora che ti rinchiudono nella cartella SPAM. Questo abbasserà la qualità del tuo profilo e rischierai che le tue email finiscano nello spam anche delle persone che sono effettivamente interessate a ciò che offri.

Considera quindi l’email marketing sempre come una maratona e mai come uno sprint. In questo modo ti assicurerai di crearti una lista assolutamente in target, veramente interessata a ciò che offri e più propensa ad acquistare i tuoi prodotti e servizi.

Piccolo consiglio: se vuoi far crescere la tua lista in tempi più brevi, cerca di non chiedere troppe informazioni. Di solito, il nome e l’email sono più che sufficienti.

Meno informazioni chiedi, infatti, e più semplice sarà iscriversi e quindi le persone saranno più propense a lasciarti i tuoi dati.

Se chiedi molti dati, da una parte sarà un vantaggio per te perché avrai molti più dati per segmentare il tuo pubblico. D’altro lato però si stancheranno di inserire tutti i propri dati e abbandoneranno il form prima di aver terminato.

Prova a fare alcuni test e cerca il miglior equilibrio per i tuoi opt-in form.

4. Crea una welcome email per i tuoi nuovi iscritti

Crea una welcome email

Un’email importantissima per chi tutti i nuovi iscritti è la cosiddetta welcome email, ossia l’email di benvenuto.

Immagina infatti di entrare in un sito che non avevi mai visto prima. Ti offrono una risorsa da scaricare molto interessante oppure un buono sconto, lasci la tua email per ottenere il tuo bonus e tutto finisce lì.

Dopo un po’ inizierai a ricevere email da quel sito e non ti ricordi manco chi fossero o perché hanno la tua email.

E ti disiscriverai.

Quante volte ti è capitato? A me milioni di volte.

Se non vuoi che capiti anche ai tuoi contatti quando invii loro le tue email, è fondamentale creare fin da subito una connessione. Alla fine, la comunicazione sul web non dovrebbe essere mai troppo diversa da una conversazione reale, tranne per il fatto che non siamo fisicamente uno davanti all’altro.

Se qualcuno che non hai mai visto prima iniziasse a parlare con te così dal niente, non ti chiederesti “Ma chi è questo? Cosa vuole da me?”. La norma sarebbe prima presentarsi, dire chi siamo e perché stiamo iniziando una conversazione.

Il web è esattamente la stessa cosa. Se vuoi creare un rapporto di fiducia con il tuo pubblico, sii educato e presentati. Crea una welcome email che tutti i nuovi iscritti riceveranno in automatico e spiega chi sei, cosa fai e cosa dovranno aspettarsi dalle tue email.

In questo modo acquisiranno fiducia e saranno più propensi ad aprire le email successive.

Se non hai idee su cosa scrivere nella tua welcome email o nelle tue email di vendita o se il tuo copy non ti soddisfa pienamente, devi sapere che esiste un tool F-A-V-O-L-O-S-O che viene in tuo aiuto.

Si tratta di Jasper AI, uno strumento basato sull’intelligenza artificiale che ti permette di scrivere testi, sia lunghi che brevi, a partire dalle informazioni che tu gli dai.

Ti basta quindi inserire tutte le informazioni riguardo a chi sei, cosa fai e cosa offri, cliccare su “Genera” e come per incanto la tua welcome email si materializzerà davanti ai tuoi occhi.

>> Prova subito Jasper gratuitamente

5. Aumenta l’open rate delle tue email

Aumentare l'open rate delle email

Pensa per un attimo alla tua casella di posta elettronica. Quante email ricevi ogni giorno?

Personalmente ne ricevo centinaia ogni giorno dalle newsletter a cui sono iscritta e obiettivamente, mi è impossibile leggerle tutte. Non dovrei fare altro tutto il giorno per riuscirci 😅

Quindi, come faccio a capire se un’email può essere interessante per me – e che quindi vale la pena di aprire? Esatto, proprio dall’oggetto.

Molto spesso si tende a dimenticare l’importanza di questa breve linea di testo quando in realtà è uno degli elementi fondamentali per una strategia di email marketing di successo.

L’oggetto dell’email deve quindi essere infatti conciso, convincente, saper generare un senso di urgenza ma riuscendo a trasmettere allo stesso tempo informazioni sufficienti per far riuscire a capire a chi ha ricevuto l’email se il contenuto può essere rilevante per lui o meno.

Non sembra facile, vero? E infatti non è proprio una cosa semplicissima e il rischio di cadere nello spam è sempre dietro l’angolo.

Come fare quindi per creare un oggetto accattivante? Ecco qualche consiglio:

  • Cerca qualche spunto nel mio articolo sulle headline
  • Evita lo spam
  • Rimani tra i 30 e i 50 caratteri
  • Utilizza numeri, simboli ed emoji
  • Evita il capslock e scrivi tutto in minuscolo
  • Personalizza i tuoi oggetti, magari inserendo il nome del destinatario
  • Punta sul beneficio che possono ottenere leggendo la tua email piuttosto che sul contenuto della stessa
  • Mira a instaurare la curiosità
  • Fai degli A/B test per capire quale oggetto riceve maggiori aperture
  • Utilizza Jasper per ottenere ancora più idee e oggetti più performanti.

6. Personalizza le tue email

Personalizza le tue email

La personalizzazione è una delle chiavi per una newsletter di successo.

Ne abbiamo parlato molto all’inizio di questo articolo: creare relazioni è il primo passo da fare. Ogni persona vuole sentirsi unica, speciale. Ed è proprio questo che devi fare per creare una relazione: farla sentire speciale.

Un’email generica non ha la stessa forza di un’email personalizzata. Io preferisco di gran lunga ricevere un’email che parla di me. E non solo per il “Ciao Eleonora” iniziale, ma anche che mi dia quello di cui ho bisogno.

Un esempio di totale personalizzazione sono le email di Amazon. Ogni volta riescono a spiazzarmi, inviandomi sempre il prodotto giusto al momento giusto.

E questo lo fanno perché analizzano dettagliatamente ogni mio comportamento, quello che cerco, quello che guardo, quello che acquisto. E riescono spesso anche a prevedere qualcosa di cui ho bisogno e a cui non avevo ancora pensato.

E io, puntualmente, acquisto 🙈

Ascoltare profondamente i tuoi utenti e creare loro dei percorsi estremamente personalizzati ti aiuterà quindi a consegnare sempre il messaggio giusto al momento giusto, aumentando da una parte la fiducia nei tuoi confronti, dall’altra ottimizzando le conversioni delle tue campagne di email marketing.

Ecco qualche consiglio in più riguardo ai contenuti delle tue email:

  • Non scrivere per te ma tieni sempre a mente il target a cui ti stai rivolgendo
  • Segmenta il tuo pubblico in base ai suoi interessi e i suoi comportamenti
  • Chiedi feedback e ottimizza costantemente i tuoi contenuti e le tue call to action
  • Crea una sorta di piano editoriale. Analizza bene i tuoi risultati e cerca di trovare la migliore cadenza temporale per l’invio delle tue email. Cosa funziona meglio? Le email giornaliere? Quelle settimanali? Quelle mensili?
  • Fai degli A/B test per capire sempre quale delle tue strategie è più efficace e quale invece non porta risultati.

7. Monetizza la tua lista

Finora abbiamo fatto un gran lavoro. Adesso è arrivato il momento di monetizzarlo (non si lavora mica gratis, giusto?).

E sei hai seguito questi consigli alla lettera e sei riuscito a stabilire una connessione profonda con i tuoi contatti, allora avrai anche maggiori possibilità di ottenere dei buoni guadagni.

E a quanto ammontano questi guadagni? Dipende da tante cose: la tua capacità di intessere relazioni, dal tuo prodotto, dal tuo servizio e dalla tua nicchia.

8. Monitora i risultati e ottimizza la strategia

Se pensavi che inviare la tua email fosse il punto di arrivo, ho una brutta notizia per te: questo non è che l’inizio.

Adesso arriva infatti una fase importantissima: quella dell’analisi dei risultati e dell’ottimizzazione.

Analizza attentamente i report: tutti i principali servizi di email marketing come GetResponse e ActiveCampaign ti permettono di farlo.

Ottimizza non solo i contenuti ma anche il layout delle tue email. Entrambi i tool che ti ho suggerito offrono anche una vasta scelta di layout e template che puoi utilizzare.

Ottimizza le tue CTA cercando di limitarle a una, massimo due, per ogni email e conduci degli A/B test per migliorare costantemente i tuoi lavori, spingere su quello che funziona e migliorare ciò che non porta risultati.

Le migliori piattaforme di email marketing

migliori piattaforme di email marketing

Esistono tantissimi servizi di email marketing (ESP).

Le migliori piattaforme di email marketing in ordine di funzionalità/prezzo sono:

Personalmente, utilizzo tutti questi tool nel mio quotidiano in progetti diversi, anche se i miei preferiti rimangono:

  • GetResponse, uno strumento che ti offre molto più del semplice invio di email a un prezzo più che competitivo
  • ActiveCampaign, che ti permette una segmentazione capillare e la creazione di funnel incredibili.

Entrambi questi tool di permettono di creare degli efficaci funnel di vendita, email transazionali, automazioni e ti permettono di inviare sempre il messaggio giusto al momento giusto.

All’interno della tua area personale puoi anche trovare tantissimi template per creare delle email non solo efficace ma anche graficamente molto belle e soprattutto mobile-friendly, un aspetto che non va assolutamente dato per scontato dal momento che quasi la metà di tutte le email inviate vengono aperte da un cellulare.

Cosa altrettanto importante, sia GetResponse che ActiveCampaign ti permettono di visualizzare dei report dettagliati così che tu possa sempre analizzare in modo approfondito il rendimento delle tue campagne per capire cosa sta funzionando e cosa invece va ottimizzato.

Come fare per non finire in spam

come evitare di finire in spam

Un problema che affligge molti tra chi fa email marketing è quello di finire nella cartella di posta indesiderata, o spam che dir si voglia.

Pensa all’angoscia di fare tutto questo gran lavoro e poi non riuscire a recapitare correttamente la nostra email. Tempo, fatica e soldi sprecati.

E il rischio che il servizio di email marketing che stiamo utilizzando blocchi definitivamente il nostro account perché siamo stati segnalati come spammer.

Come riuscire quindi a mantenere un buon trust e riuscire a entrare dritti dritti nella casella di posta in entrata?

Ecco qualche suggerimento:

  • Invita le persone a rispondere alle tue email (aumenterà anche la deliverability delle tue email)
  • Offri sempre dei contenuti di valore nelle tue email
  • Lascia stare il marketing aggressivo: magari funziona nel breve periodo ma nel lungo periodo verrai additato come rompicoglioni spammer
  • Non utilizzare software gratuiti di email marketing (vengono spesso utilizzati dagli spammer e sono segnalati). Con strumenti come GetResponse o ActiveCampaign puoi iniziare con pochi euro al mese che ti ripagheranno nel lungo periodo
  • Evita di inserire allegati alle tue email, in particolare file .exe o .swf
  • Non usare un indirizzo email gratuito nel mittente (ad esempio un indirizzo @gmail) ma prediligi un indirizzo email aziendale. Io ad esempio invio le email – e rispondo – dall’indirizzo info@eleonorabaldelli.com. Questo tipo di indirizzi puoi crearli facilmente da SiteGround
  • Evita l’utilizzo di punti esclamativi nell’oggetto
  • Invia email solo a chi ti ha esplicitamente dato il consenso per farlo
  • Pulisci regolarmente le tue liste, cancellando account fake, bot e persone non più interessate. Su ActiveCampaign puoi farlo con un click andando sul menu a sinistra e scegliendo Utenti > Pulizia liste
  • Crea sempre una welcome email (meglio ancora una serie di email) così che i tuoi utenti si ricordino di chi sei e non ti segnalino per spam
  • Assicurati che le tue email provengono dallo stesso dominio in cui i contatti si sono iscritti.

Quali sono i vantaggi dell’email marketing per un blog?

Quali sono quindi i vantaggi tangibili di creare una solida strategia di email marketing? Vediamoli insieme.

  • L’email marketing è l’unico modo per ottenere traffico che possiedi
  • È un canale diretto tra te e i tuoi lettori
  • Se le persone si iscrivono alla tua mailing list, significa che sono interessati a ciò che offri. Questo significa creare una lista di persone profilate e che hanno mostrato interesse per i tuoi contenuti, prodotti e servizi
  • Puoi utilizzare la mailing list per richiedere feeback e ottimizzare il tuo lavoro, condurre ricerche di mercato in una nicchia specifica e validare le tue idee prima di metterle in piedi
  • L’email marketing ha un ritorno sull’investimento (ROI) medio di 55€, ossia un guadagno di 55 euro per ogni euro speso
  • È semplicissimo da utilizzare: ti basta scrivere la tua email e inviarla per raggiungere con un click tutti i tuoi contatti
  • Rafforza il tuo branding, aumenta la tua autorevolezza e ti permette di creare relazioni stabili e durature con i tuoi utenti
  • È uno strumento misurabile e scalabile
  • Hai la possibilità di segmentare il tuo pubblico e offrire a ognuno dei tuoi utenti un messaggio personalizzato e pertinente, consegnandolo al momento giusto nella sua customer journey
  • Puoi creare delle sequenze di email automatiche: en’email di benvenuto, un promemoria per il carrello abbandonato, gli auguri di compleanno e così via
  • Puoi avere una panoramica completa di chi ha acquistato, chi ha acquistato più volte o prevedere chi è pronto a farlo
  • Ti permette di monetizzare il tuo blog in modo molto più semplice e molto più efficace
  • Puoi ottenere traffico costante sul tuo sito web promuovendo i nuovi contenuti oppure i vecchi articoli aggiornati
  • Fidelizzi la tua audience, offrendo loro contenuti extra, bonus speciali, incentivi, sconti e aumentando così le tue conversioni
  • Puoi chiedere ai tuoi follower quali sono le difficoltà che stanno affrontando e quali risultati vogliono raggiungere, così da ottenere nuove idee per gli articoli del tuo blog o spunti per i migliori prodotti da offrire.

Parole sull’email marketing da conoscere

Parole sull'email marketing da conoscere

Quando ci interfacciamo per la prima volta con il mondo dell’email marketing si incappa spesso in parole, sigle e acronimi dai significati oscuri.

Ricordo ancora la mia demoralizzazione quando, agli inizi del mio percorso, mi ritrovavo a seguire corsi e leggere guide che davano per scontati parole e concetti che per chi è alle prime armi sono tutto tranne che scontati.

Ecco quindi una lista (non definitiva!) delle parole più utilizzate in questo campo, con il relativo significato.

  • Automazione. Si tratta di un’email o di una sequenza di email che vengono inviate in modo automatico al verificarsi di alcune condizioni. Ad esempio, puoi creare una serie di 10 email che vengono inviate in modo automatico dal momento dell’iscrizione alla newsletter con una cadenza di 24 ore l’una dall’altra. È il caso ad esempio del mio corso gratuito su come creare un blog. Non appena ti iscrivi, riceverai in automatico una mail di benvenuto e un’email al giorno per 7 giorni dove troverai 7 diverse lezioni del corso, sempre automatizzate
  • Bounce rate (frequenza di rimbalzo). Si tratta della percentuale di indirizzi email presenti nella tua lista ai quali non viene recapitata la posta, spesso perché rifiutata dal server di posta del ricevente. Esistono 2 tipi di bounce: l’hard bounce, ossia un problema permanente, come ad esempio un indirizzo di posta che non esiste più, e il soft bounce, generalmente temporaneo e che indica un problema più “lieve”, come ad esempio un server offline o la casella di posta del ricevente piena
  • CTR (Click to rate, percentuale di click). È la percentuale di persone che hanno fatto click su almeno un link presente nell’email. Se il CTR è ad esempio del 30% significa che il 30% delle persone che hanno aperto l’email ha cliccato almeno un link
  • CTA (Call to action, chiamata all’azione). La CTA, o chiamata all’azione, si tratta di un invito per il nostro lettore a compiere una determinata azione, come acquistare un prodotto, cliccare su un link, scaricare una risorsa e così via.
  • Deliverity rate (percentuale di consegna). È la percentuale di messaggi che vengono inoltrati correttamente
  • Double opt-in. Il double opt-in era molto in voga qualche anno fa anche se nel tempo ha perduto in parte la sua efficacia. Si tratta di un processo di conferma dell’indirizzo email in due fasi, così da prevenire che gli utenti possano iscriversi con email false. In pratica, le persone si iscrivono alla newsletter inserendo la propria email e ricevono un’email attraverso la quale devono confermare il proprio indirizzo email, solitamente cliccando un pulsante o un link. Solo dopo la conferma, saranno effettivamente iscritti alla lista e inizieranno a ricevere i nostri contenuti
  • Email transazionali. Le email transazionali sono messaggi automatici che vengono attivati ​​da specifiche azioni di un utente. Alcuni esempi di email transazionale sono le e-mail di benvenuto o welcome email, le notifiche di spedizione, la conferma di un ordine e così via. Puoi crearle facilmente con tool di email marketing come ad esempio GetResponse
  • Funnel. Un funnel, che significa letteralmente imbuto, è un percorso studiato per l’utente per guidarlo attraverso un acquisto mediante l’invio di email informative
  • Open rate (tasso di apertura). L’open rate è un indice importante di gradimento delle tue email. Si tratta infatti della percentuale di persone che hanno effettivamente aperto il tuo messaggio. Solitamente, per essere considerato buono l’open rate non dovrebbe scendere sotto il 20-25%
  • Segmentazione. Una cosa importante quando si ha una lista contatti è la segmentazione, ossia segmentare, dividere gli utenti in base a criteri specifici. Se ad esempio offri eventi offline, potrebbe essere importante segmentare i tuoi contatti in base al loro luogo di residenza così da non inviare a chi vive a Milano un invito per un evento che si terrà a Palermo. Ci sono tantissimi modi per segmentare la tua audience, come le caratteristiche demografiche ma anche il numero di visite sul tuo blog, gli acquisti fatti, i percorsi e i funnel completati e così via
  • Spam. Lo spam (o junk mail, letteralmente email spazzatura) sono email che vengono segnalate come indesiderate. Se le tue email non seguono precisi standard qualitativi, possono rischiare di venire segnalate come spam e finire nella cartella di posta indesiderata. Per questo è importante instaurare relazioni durature con i propri utenti, offrire loro contenuti di valore e non inviare nessun tipo di messaggio fastidioso o “spammoso”
  • Tag. I tag sono delle etichette che puoi inserire ai tuoi contatti per segmentarli e creare loro percorsi personalizzati. Puoi ad esempio mettere l’etichetta “cliente” quando compie l’acquisto, in base ai suoi interessi, “free trial” dopo che ha provato il tuo prodotto gratuitamente e così via
  • GDPR. Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) è una serie di leggi approvate il 14 aprile 2016 dal Parlamento Europeo e che hanno come oggetto la privacy dei dati in tutta Europa. Queste normative impongono che ogni utente deve avere dato un consenso esplicito e libero per ricevere le tue email. Se non lo fa e tu lo iscrivi nella tua mailing list, puoi passare dei guai. Tutti questi consensi devono essere conservati con cura. Anche questo lo puoi fare in modo assolutamente semplice utilizzando strumenti di email marketing come GetResponse o ActiveCampaign.

Riflessioni finali

Eccoci giunti al termine di questo lungo e spero interessante viaggio all’interno del mondo dell’email marketing per un blog.

Abbiamo visto di come l’email marketing sia uno strumento ancora così potente non solo per generare introiti con il proprio sito web ma anche per creare una community affiatata intorno ai nostri contenuti e per creare relazioni stabili e durature con il nostro pubblico.

Un ultimo consiglio prima di salutarci. Quando iniziamo a lavorare su una nuova lista di contatti, non sempre riusciamo a generare delle entrate fin da subito. Ci vuole tempo, pazienza e costanza.

Continua a offrire contenuti, a dare prima di pretendere, ascolta davvero il tuo pubblico e non smettere di ottimizzare i tuoi contenuti e le tue campagne. Solo allora ti accorgerai che i risultati non tarderanno ad arrivare 🙂

Buon blogging!

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