Se il tuo blog non compare su Google, niente panico. Possono esserci diverse cause che portano a questo problema.
Ma c’è una buona notizia: solitamente queste cause sono piuttosto facili da individuare e da correggere.
In questo articolo voglio quindi presentarti i motivi più comuni che portano un blog o un sito web a non essere visibile su Google. E – ovviamente – vedremo insieme anche come risolvere ciascun problema.
Pronto per una nuova ottimizzazione?
E allora iniziamo subito 🙂
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Perché il mio blog non compare su Google?
Prima di andare a vedere nel dettaglio tutte le cause che portano un sito a non comparire su Google, è importante innanzitutto controllare che davvero il sito non sia presente su Google.
Ti faccio un esempio.
Se hai un blog di architettura e cerchi “architettura” su Google, il tuo sito potrebbe non apparire tra i risultati di ricerca. Ma questo non significa che il tuo blog non sia davvero presente. Magari significa solo che non ti sei posizionato per quella specifica keyword.
Ci sono invece alcuni casi in cui effettivamente il blog non compare su Google, nemmeno facendo delle ricerche specifiche e mirate.
In questo caso, è opportuno fare un’analisi più approfondita. E farlo è molto semplice.
Ti basta infatti andare su Google e cercare il tuo sito preceduto dall’operatore di ricerca “site:“.
Come primo risultato di ricerca deve apparirti la tua homepage, seguita da tutte le pagine del tuo sito indicizzate.

Se appare l’homepage, siamo già a metà dell’opera. Altrimenti dobbiamo indagare più a fondo.
Procediamo.
Il tuo sito non è ottimizzato per la scansione dei motori di ricerca

I motori di ricerca non leggono i nostri articoli esattamente come li leggiamo noi ma vanno alla ricerca di metadati, parole chiave e molti altri elementi necessari affinché Google possa comprendere meglio i nostri contenuti.
Se il tuo sito non è ottimizzato per la scansione dei motori di ricerca, potrebbe quindi avere problemi a comparire nelle SERP.
Per capire bene questo passaggio, è fondamentale aprire una piccola parentesi su come funzionano i motori di ricerca.
Immagina il web come un’enorme ragnatela, dove ci sono tanti siti web collegati tra loro tramite dei link.
E poi pensare che su questa ragnatela arrivano dei ragnetti – anche perché su una ragnatela cosa ti aspetti di trovarci, canguri?! 🤣 – , dei bot chiamati appunto spider (o crawler), che iniziano a scansionare ogni sito, pagina per pagina, seguendo i link per connettersi ad altre pagine e ad altri siti web.

Gli spider, poi, raccolgono tutte le informazioni che hanno trovato nel loro percorso (pagine web, documenti, PDF, immagini, video, GIF e così via).
Questo processo viene chiamato scansione o crawling.
Tutte le informazioni raccolte vengono poi indicizzate, ossia inserite all’interno di un indice chiamato Caffeine, un nuovo ed enorme database che permette un’archiviazione dei dati migliore e più veloce.
I motori di ricerca funzionano quindi in 3 step:
- Scansione (crawling), attraverso la quale i bot scansionano la rete alla ricerca di pagine e link
- Indicizzazione (indexing), ossia i bot inseriscono le informazioni trovate all’interno dei propri indici
- Posizionamento (ranking), cioè la scelta di Google (o degli altri motori di ricerca) delle pagine più rilevanti per ogni argomento e la loro organizzazione sulla SERP.
Ma anche problemi di indicizzazione e di posizionamento potrebbero non mostrare il tuo sito sui motori di ricerca. Vediamo quindi come intercettare e risolvere altre problematiche.
Come risolvere
Il modo migliore per aiutare i bot a scansionare il nostro sito web è quello di creare un’architettura del sito funzionale ed efficace, oltre che ottimizzare per la SEO le nostre pagine e i nostri contenuti.
In Blog Academy puoi comunque trovare delle guide approfondite su come ottimizzare tutto il tuo sito.
Il sito non è ancora stato indicizzato
Se il tuo sito web è ancora nuovo e non ha ancora link in entrata, allora forse il tuo sito web non è ancora stato indicizzato.
Come risolvere
Solitamente, il problema si risolve da solo nel giro di poche settimane, ossia il tempo che Google si accorga del tuo sito, lo scansioni, lo indicizzi e lo posizioni quindi sui motori di ricerca.
Possiamo però anche forzare questo processo.
Per farlo, devi andare sulla Google Search Console e chiedere a Google una nuova scansione con la funzione Controllo URL.

Il sito è indicizzato ma non si è posizionato sui motori di ricerca
Il motivo più comune e più frequente per il quale il tuo blog non compare sui motori di ricerca è dovuto al posizionamento.
Questo significa che i motori di ricerca hanno correttamente scansionato e indicizzato i tuoi contenuti ma non vengono poi inseriti tra i risultati di ricerca.
Come risolvere
Per ovviare a questo problema è necessario fare un meticoloso lavoro sulla SEO del nostro sito web.
Per prima cosa, dovresti fare un’analisi approfondita del tuo sito, utilizzando strumenti SEO come ad esempio Semrush o SeoZoom e capire quali sono i principali problemi da risolvere, come ad esempio la SEO tecnica, la SEO on-page, la mancanza di backlink e così via.
Ottimizza poi tutti i tuoi contenuti, comprese le immagini e i metadati, come il metatitle e la meta description. Aiutati anche con tool appositi per l’ottimizzazione dei contenuti, come ad esempio Surfer SEO.
Dai anche un’occhiata alle lezioni di Blog Academy. Imparerai come creare e ottimizzare i tuoi contenuti in modi che riescano a ottenere un ottimo posizionamento sui motori di ricerca.
Il sito è in noindex
Un problema meno comune ma che va comunque tenuto in considerazione è quello di avere inserito – anche involontariamente – un tag noindex nei nostri contenuti, o peggio, in tutto il sito web.
Un indizio che possa essere questo il problema possiamo averlo da Google. Nella barra di ricerca inserisci “site:iltuodominio.com + Titolo articolo”, come nell’esempio qua sotto:

Se il contenuto che stai cercando non appare al primo posto dei risultati di ricerca, probabilmente l’articolo è in noindex.
Vediamo come risolvere.
Come risolvere
Per prima cosa, vai sulla dashboard di WordPress e poi nel menu a sinistra scegli Impostazioni > Lettura e assicurati che la voce “Scoraggia i motori di ricerca dall’effettuare l’indicizzazione di questo sito” non sia selezionata.

Una volta fatto questo check, possiamo anche controllare i singoli contenuti. Il modo più rapido per farlo è utilizzare RankMath oppure Yoast SEO.
Qua ti mostro come farlo con RankMath perché è il tool che utilizzo io e che ti consiglio di utilizzare. Se usi Yoast, comunque, la procedura è molto simile.
Vai quindi sull’editor del contenuto che non viene visualizzato su Google e scendi in basso, fino al box di Rank Math.

Assicurati quindi che sia selezionata la casella “Index“.
Attendi poi che Google proceda a una nuova scansione del tuo sito e poi fai di nuovo il test su Google per assicurarti che il contenuto sia adesso visibile sui motori di ricerca.
Il sito è bloccato dal file robots.txt

Un altro problema può essere causato dal file robots.txt, un file che indica ai motori di ricerca dove possono e dove invece non possono andare sul tuo sito.
Il modo più semplice per verificare se il tuo sito è bloccato dal robots.txt è quello di fare un check attraverso il Robots Texting Tool di Google.
Per farlo, devi avere una proprietà verificata sulla Google Search Console. Se non hai ancora verificato il tuo sito, aggiungilo alla Search Console e poi procedi al test.
Adesso scegli il tuo dominio e assicurati che non sia presente questa stringa:

In questo caso, il tuo sito non sarà visibile sui motori di ricerca.
Come risolvere
Per risolvere il problema dobbiamo andare a riscrivere il file robots.txt e anche questo puoi farlo in modo piuttosto semplice con Rank Math.
Vai quindi sulla tua dashboard di WordPress e nel menu a sinistra scegli Rank Math > Impostazioni generali e seleziona la tab “Modifica robots.txt”.
Da qua puoi modificare il robots.txt. Puoi riscriverlo tu oppure selezionare il pulsante “Reimposta le opzioni” per far sì che Rank Math scriva un nuovo file robots.txt.
Dopo la riscrittura, il file dovrebbe essere simile a questo:

Ovviamente puoi aggiungere o eliminare stringhe del file in base alle tue esigenze.
Per una migliore ottimizzazione, ti consiglio anche di aggiungere il link della tua Sitemap nel file robots.txt.
Hai subìto una penalizzazione di Google

Un altro motivo che può portare alla totale scomparsa del tuo sito web sui motori di ricerca sono le penalizzazioni di Google.
Le penalizzazioni di Google, e in particolare le azioni manuali, sono delle azioni intraprese da Google quando vengono infrante le cosiddette Norme sulle Qualità e colpiscono direttamente il posizionamento del sito web sul motore di ricerca.
Come dichiarato da Google, infatti, le Norme sulla qualità
descrivono alcune pratiche illecite che possono comportare la completa rimozione di un sito dall’Indice Google oppure un’azione antispam manuale o algoritmica sul sito. Se un sito è stato sottoposto a un’azione antispam, potrebbe non essere più visualizzato nei risultati di Google.com o in qualsiasi sito partner di Google.
Queste penalizzazioni colpiscono un sito web in vari casi, in particolare quando si portano avanti delle strategie che hanno come obiettivo quello di ingannare gli algoritmi di Google, così da riuscire a posizionarsi più in fretta e acquisire maggiore traffico in tempi più brevi.
Ci sono 12 penalizzazioni in cui si può incorrere:
- Spam generato dagli utenti
- Host gratuito contenente spam
- Problema relativo ai dati strutturati
- Link non naturali che rimandano al tuo sito
- Link non naturali dal tuo sito
- Contenuti scarni con poco o nessun valore aggiunto
- Cloaking e/o comandi di reindirizzamento non ammessi
- Puro spam
- Immagini compromesse
- Testo nascosto e/o utilizzo di parole chiave in eccesso
- Discrepanze dei contenuti delle pagine AMP
- Comandi di reindirizzamento non ammessi sui dispositivi mobili.
Se il tuo sito ha subìto una di queste penalizzazioni, riceverai un’email e troverai la segnalazione nella tab Sicurezza e azioni manuali > Azioni manuali all’interno della Google Search Console.

Se invece non hai ricevuto penalizzazioni, vedrai nella tua Search Console il messaggio “Nessun problema rilevato”.

Come risolvere
Risolvere un’azione manuale di Google dipende dal tipo di penalizzazione a cui sei andato incontro. In linea generale, cerca di lavorare sempre pulito: lascia che il tuo blog cresca in modo naturale, investi su un hosting sicuro performante e scrivi sempre i migliori contenuti possibile.
Generalmente, una penalizzazione manuale non grave viene eliminata non appena viene risolta.
Per le violazioni gravi, invece, come quelle che riguardano il puro spam, il sito viene definitivamente bannato dagli indici di Google.
Come rendere il blog visibile ai motori di ricerca?
Purtroppo non esiste una ricetta segreta sicura al 100% che ti permetta di far apparire il tuo sito tra i risultati di ricerca di Google – e diffida sempre da chi dice il contrario.
Esiste però una serie di best practice che, se messe in atto, riusciranno quasi sicuramente a far comparire il tuo sito su Google.
Ecco le principali:
- Fai un SEO Audit per analizzare i punti di forza e di debolezza del tuo sito web. Puoi farlo anche con Semrush
- Crea un’architettura del sito efficace
- Scrivi contenuti efficaci, ottimizzati in ottica SEO
- Fai un’approfondita ricerca di keyword e trova tutte le migliori parole chiave, in particolare le long-tail keyword, più affini al tuo progetto
- Acquisisci backlink in modo naturale, magari iniziando a scrivere guest post per altri blog
- Analizza e ottimizza costantemente tutti i tuoi contenuti e i tuoi risultati.
In Blog Academy puoi comunque trovare delle lezioni specifiche su tutti questi punti e delle guide passo passo per ottimizzare al meglio il tuo sito e farlo crescere.
Come sapere in che posizione si trova un blog su Google?
Se non sei sicuro se il tuo blog compaia davvero nei risultati di ricerca di Google ed eventualmente in quale posizione, devi sapere che scoprirlo è abbastanza semplice.
Per prima cosa, vai su Semrush e crea un account se ancora non ce l’hai. Una volta fatto l’account, Semrush ti chiederà se vuoi proseguire a utilizzarlo gratuitamente oppure se fare una prova di 7 giorni delle funzionalità premium.
Per fare questo tipo di ricerca, fai la prova gratuita di 7 giorni altrimenti non puoi vedere tutti i risultati del tuo posizionamento.
Una volta fatta questa ricerca, se vuoi continuare a utilizzare Semrush gratuitamente, disdici la prova e non ti verrà addebitato nessun costo.
Fatto tutto? Ok, perfetto. Andiamo allora ad analizzare il nostro posizionamento.
Una volta fatto accesso su Semrush, nel menu a sinistra seleziona “Ricerca organica” e inserisci l’URL del tuo sito web.
Otterrai tutti i risultati che riguardano il tuo posizionamento su Google. E nel box “Principali keyword organiche” puoi anche vedere tutte le keyword per le quali sei posizionato, in quale posizione e con quale contenuto.

Puoi fare anche un tipo di ricerca inverso, ossia vedere per quali keyword è posizionato ciascun contenuto. Per farlo, crea un nuovo progetto con il tuo sito web e nel menu a sinistra scegli “Organic Traffic Insights“.
Ti mostrerà una lista di tutti i tuoi articoli e delle tue pagine e per ciascun contenuto puoi vedere per quante e quali parole chiave sei posizionato, quanti utenti atterrano sui quei contenuti, quali pagine convertono di più e così via.
Riflessioni finali
Se il tuo blog non compare su Google, quasi sicuramente stai attraversando una di queste problematiche che abbiamo visto oggi in questo articolo.
Fai quindi un’analisi approfondita del tuo blog, cerca di individuare il problema e prosegui per risolverlo. Vedrai che tutto tornerà a essere visibile sui motori di ricerca dopo al massimo qualche settimana.
Buon blogging!
