Se hai aperto un blog da poco, ti sarai sicuramente accorto di quanto sia difficile portare un traffico consistente.
Questo perché siamo in un’epoca molto, molto competitiva e per riuscire a fare buoni numeri e guadagnare con un blog, è necessario creare una strategia solida e scalabile nel lungo termine.
Non basta più, infatti, scrivere qualche articoletto e aspettare che le persone ci trovino, come accadeva una decina di anni fa.
Ci sono però diverse tecniche che puoi utilizzare per aumentare il traffico, tra cui la SEO On-page, la promozione dei tuoi articoli (e no, non parlo di pubblicità, puoi farlo anche gratuitamente) e soprattutto il guest blogging.
Ed è proprio del guest blogging che voglio parlarti oggi.
Vedremo insieme cosa significa guest post, come funziona il guest blogging e quali sono i suoi benefici, come scrivere un guest post efficace e come questa tecnica può aumentare la tua visibilità, la tua autorità e il traffico del tuo blog.
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Cosa è un guest post

Per prima cosa: cos’è un guest post?
Un guest post (in italiano: articolo ospite) è semplicemente un contenuto che scriviamo per il blog di un altro sito web che fa parte della nostra nicchia di mercato, spesso in cambio di un backlink, ossia un link verso il nostro sito.
Attraverso i guest post otteniamo quindi un maggiore traffico sul nostro blog e una maggiore autorevolezza, sia al nostro pubblico che agli occhi di Google, oltre a creare relazioni stabili e durature con altri blogger.
L’intera strategia di pianificazione, scrittura, pubblicazione e monitoraggio dei guest post viene definita guest blogging (o guest posting).
Come fare guest blogging in modo efficace
Nonostante qualcuno abbia detto che il guest blogging sia morto (e per qualcuno intendo proprio Matt Cutts nell’ormai lontano 2014), in realtà questa pratica non solo è ancora viva e vegeta ma porta anche ottimi risultati sotto il punto di vista della SEO.
Today we took action on a large guest blog network. A reminder about the spam risks of guest blogging: http://t.co/rc9O82fjfn
— Matt Cutts (@mattcutts) March 19, 2014
L’importante però è creare una strategia di guest blogging in modo strutturato e non come un mero scambio di link perché questo potrebbe davvero penalizzarti – o addirittura farti sparire dai risultati di ricerca di Google.
Come fare quindi guest blogging in modo efficace così da riuscire a portare a casa i risultati sperati ma senza farsi tagliare le gambe da Google?
Il guest blogging si divide in 4 step principali:
- La ricerca dei siti
- Il contatto con i blogger
- La scrittura dell’articolo
- Il monitoraggio dei risultati.
Vediamo tutti questi punti più nel dettaglio.
1. Come scegliere i siti per i tuoi guest post

Va da sé che fare guest blogging in modo strutturato e strategico non significa contattare a caso tutti i blogger finché qualcuno non ti dice di sì, questo è chiaro.
È vero che a sparare nel mucchio qualcosa si prende, ma non è proprio così che funziona.
Per prima cosa, quindi, dobbiamo fare una ricerca mirata di siti web che possiamo contattare e offrire loro il nostro contributo al loro blog. E che caratteristiche devono avere questi siti web?
- Devono avere un blog
- Devono rivolgersi alla nostra stessa nicchia
- Devono avere una DA (Domain Authority) più alta possibile – o in ogni caso più alto del nostro. Torneremo a breve su questo punto, che probabilmente ha bisogno di una spiegazione un po’ più approfondita.
Per prima cosa, crea una tabella su Excel oppure utilizza quella che ho preparato già io per te e che puoi trovare qua. Ti basta poi cliccare su File > Crea una copia e puoi utilizzare il template per i tuoi progetti.
Adesso dobbiamo solo cercare i siti giusti. Ecco come trovare i primi.
Vai su Semrush e crea un account gratuito. Non farti spaventare dalla prova dei 7 giorni: significa solo che puoi attivare la versione completa gratuitamente per una settimana ma in realtà puoi utilizzare la versione limitata per tutto il tempo che vuoi, e per il momento è più che sufficiente.
(Ho spiegato tutto nel dettaglio nella mia guida su Semrush)
Una volta che hai creato l’account, vai sul menu a sinistra e clicca su Analisi dominio > Panoramica. Inserisci adesso l’indirizzo del tuo sito web, seleziona Italia e clicca su Cerca.

Adesso apparirà tutta l’analisi del tuo sito web, come le keyword per le quali sei posizionato, le principali pagine e i cambiamenti di posizione.
Scorrendo la pagina, in basso, trovi il box “Competitor organici principali“. Adesso fai una ricerca su di loro, sempre nello stesso modo.
Controlla la stima del loro traffico, controlla la loro Domain Authority (se è >50 è ottimo!), visita i loro siti web e i loro profili social. Guarda anche l’engagement dei loro contenuti, se ricevono commenti e se i post hanno molte condivisioni.
I migliori siti possono essere i primi per completare la tabella dei siti da contattare per un guest post.
Ovviamente, soprattutto se sei agli inizi, contattare grandi testate o siti web con milioni di visite potrebbe avere poco senso. Inizia con i blog come il tuo o con numeri poco superiori ai tuoi.
2. Come contattare i blogger

Una volta che hai una lista di almeno 10-20 siti web da contattare, è arrivato il momento di inviare una piccola presentazione di te e la tua richiesta di guest post.
Come contattare i blogger?
Molto spesso puoi trovare direttamente una pagina dedicata ai guest post proprio sui siti web. In questo caso, assicurati di leggere bene le linee guida prima di contattare e inviare contenuti.
Su alcuni dei miei blog, ad esempio, ospito dei guest post. Solitamente utilizzo una pagina in cui racchiudo tutte le linee guida da seguire per la stesura dell’articolo e un indirizzo email o un form con il quale inviare i contenuti.
Una pagina comunque ben visibile e non nascosta nei meandri del web. E puntualmente le persone mi inviano email del tipo “Ospiti guest post sul tuo blog?“. Sì, li ospito, l’ho scritto a caratteri cubitali.
Quindi, prima di contattare i blogger, assicurati che non siano già presenti sui loro siti delle pagine apposite che spiegano se accettano guest post e le eventuali linee guida da seguire.
Altre volte puoi contattare i blogger attraverso il form di contatti del sito, tramite email o tramite social, in particolare LinkedIn.
Ecco un esempio di email che puoi inviare:
Ciao [nome blogger],
mi chiamo [tuo nome] e sono [titolo] di [azienda/sito web].
Ti contatto perché ho letto con estremo interesse il tuo contenuto X [LINK] e mi piacerebbe avere la possibilità di scrivere un articolo di approfondimento per il tuo blog.
Gli argomenti che ho pensato di trattare sono:
- argomento 1
- argomento 2
- argomento 3
Sei interessato a un guest post? Se sì, fammi sapere quale argomento può essere più appropriato al tuo pubblico, le tue condizioni e se ci sono delle linee guida che devo rispettare.
A presto,
[FIRMA]
Il primo contatto deve essere un modo per entrare in comunicazione con la persona, per creare una relazione con lui o con lei.
Offri qualcosa prima di pretendere. Metti a disposizione del contenuto di valore prima di vedere l’opportunità come una mera richiesta di backlink.
E non demoralizzarti se riceverai alcuni no inizialmente o se addirittura non riceverai alcuna risposta: è una cosa del tutto normale.
Continua a scrivere sul tuo blog in modo da avere dei contenuti da mostrare ai blogger a cui chiedi di ospitare un guest post, e continua a contattarli, cercando di creare con loro relazioni autentiche e durature.
3. Come si scrive un guest post efficace

Te lo confesso in tutta onestà: è davvero frustrante quando ricevo email di persone che vogliono solo un backlink e in cambio offrono contenuti scadenti e pieni di errori grammaticali.
Se vuoi avere maggiori probabilità di esser pubblicato, dai un contributo effettivo al blog per il quale vuoi scrivere, offri davvero del valore aggiunto.
Le caratteristiche di un guest post efficace sono:
- deve essere un contenuto che non è ancora presente sul blog che ti ospita
- la lunghezza dell’articolo dipende dalla nicchia a cui ti rivolgi e dall’argomento che vuoi trattare
- deve essere il tuo miglior contenuto di sempre, inedito e originale (mai copiare!)
- l’autopromozione deve essere sempre velata e mai esplicita
- il contenuto deve essere adatto all’audience del tuo ospite sia in termini di interesse che di tone of voice
- devi fare una ricerca di keyword in modo da trovare la giusta parola chiave per il tuo contenuto.
Una volta che hai tutti questi elementi, proponi al blogger il contenuto che vuoi scrivere, lasciando comunque spazio per delle modifiche.
Adesso è arrivato il momento di scrivere il tuo guest post.
Puoi chiedere al blogger di crearti un account editor su WordPress dove poter pubblicare il tuo contenuto in qualità di autore oppure creare il guest post su un documento di Google Drive che sarà poi il blogger a caricare sul proprio sito web.
Chiedi sempre qual è la modalità preferita per l’invio dell’articolo.
Qualunque sia il mezzo, inizia sempre scrivendo un titolo efficace e poi segui le linee guida che ho già spiegato nell’articolo su come scrivere un articolo efficace.
Ricorda anche che scrivere un guest post, dalla progettazione alla stesura finale, richiede molte ore di lavoro. Per avere un termine di paragone, ogni guida di questo blog è stata scritta in media in 7-10 ore).
Va da sé che se ti occupassi tu di tutti i guest post che devi preparare, questo diventerebbe un lavoro a tempo pieno e non avresti più il tempo di occuparti del tuo blog o dei tuoi progetti.
Per questo ti consiglio di affidare la stesura dei guest post a un collaboratore esterno in modo che la strategia di guest blogging possa procedere ininterrottamente.
Questa pratica, chiamata ghost blogging ed è molto più comune di quanto si pensi. Se cerchi qualcuno per scrivere i tuoi contenuti, ti consiglio quindi di affidarti a un web writer , a un ghostwriter o a un copywriter che potrà fornirti articoli di qualità per la tua strategia di guest blogging.
Quando il contenuto è pronto, puoi inviarlo e richiedere un feedback, fare le eventuali modifiche che ti vengono chieste e attendere la pubblicazione.
Un altro tool incredibile che ti permette di risparmiare un sacco di tempo (e di soldi) per creare guest post – ma anche i contenuti del proprio blog – è Jasper AI, uno strumento basato sull’intelligenza artificiale in grado di scrivere articoli di blog in completa autonomia.
Ti basta infatti fornire una descrizione dei contenuti che vuoi realizzare e sbam! Nel giro di pochi secondi il tuo testo sarà servito.
Vuoi provare Jasper AI? Sei fortunato: puoi testarlo in modo completamente gratuito cliccando qua.
4. Monitorare i risultati dei guest post

Il tuo lavoro è finalmente pubblicato e i tuoi sforzi sono stati ripagati. Prima di tutto, congratulazioni! 🎉 Goditi questo momento.
Ma non è ancora finita perché è importante adesso monitorare i risultati che hai raggiunto e l’impatto SEO che il tuo articolo ha raggiunto.
Ovviamente non è una cosa che si può fare nell’immediato dal momento che Google ha bisogno di un po’ di tempo per accorgersi del tuo contenuto e per posizionarlo nella SERP.
Ci sono numerosi strumenti SEO che puoi utilizzare per monitorare i tuoi guest post, come ad esempio Semrush o DinoRANK.
Quali sono i benefici del guest blogging

Creare dei guest post ha numerosi vantaggi:
- ti aiuta ad affermarti come fonte autorevole nella tua nicchia
- ti permette ottenere più traffico verso il tuo blog
- ti porta a conoscere altri blogger, creare nuove relazioni e unirti a nuovi team
- ti fa ottenere dei backlink preziosi per il tuo blog, aumentando di conseguenza la tua Domain Authority (DA).
Aumentare la propria autorevolezza
Un blog autorevole ha sicuramente un pubblico che si fida. I miei lettori, si fidano di ciò che scrivo. Se ti lascio scrivere un guest post sul mio blog, sto dicendo al mio pubblico che può fidarsi di te e del tuo contenuto.
Questo aiuta ad espandere il proprio personal branding, aumentare la propria autorevolezza e accrescere la propria visibilità verso un pubblico nuovo.
Ottenere backlink e aumentare il traffico verso il blog

Un altro vantaggio del guest blogging è quello di ottenere dei backlink, ossia dei link che puntano al tuo sito web, portando di conseguenza nuovo traffico.
Un backlink è anche importante in termini di SEO dal momento che venire citati su un altro blog, specie se più autorevole del nostro, aiuta anche ad aumentare il trust di Google.
Quando scrivi un guest post, quindi, puoi chiedere di aggiungere uno o due link verso il tuo blog, magari un articolo di approfondimento. Solitamente i link vengono inseriti all’interno dell’articolo oppure nel box autore alla fine del contenuto.
Instaurare nuove relazioni con i blogger
Sono sincera: ok la SEO, ok il traffico, ma il vantaggio più grande del guest blogging sono le relazioni che si creano con gli altri blogger.
Le migliori collaborazioni che ho avuto nella mia vita da quando lavoro nel campo del digital marketing sono iniziate proprio con dei guest post.
Il segreto sta nell’apportare del vero valore a chi ti ospita e al suo pubblico, farti vedere propositivo ed entusiasta di creare una relazione ancora prima di voler vedere pubblicato il tuo contenuto.
Molto spesso, se hai scritto un contenuto eccezionale i blogger potrebbero chiederti di scrivere regolarmente per loro, diventando a tutti gli effetti un web writer, oppure potrebbero proporti nuovi progetti, farti conoscere altri colleghi e chissà… da cosa nasce cosa!
Costruire una buona Domain Authority
La Domain Authority è una metrica sviluppata da Moz che indica l’autorità di un dominio con un punteggio di affidabilità che ci indica va da 1 a 100. Più il tuo punteggio è alto e maggiori sono le tue possibilità di posizionarti sui motori di ricerca.
Questo punteggio viene calcolato misurando molteplici parametri, come ad esempio appunto il numero e la qualità di domini che linkano al tuo sito.
Creando guest post di valore e stringendo ottime relazioni con gli altri blogger, quindi, ci sono ottime probabilità di riuscire ad aumentare considerevolmente la propria Domain Authority.
Errori frequenti commessi con il guest blogging

Ci sono infine un paio di consigli che vorrei lasciarti prima di creare i tuoi guest post e sono gli errori che vengono commessi più frequentemente.
Cerca di evitarli sempre in modo da moltiplicare le possibilità di venire pubblicato e costruire relazioni stabili e durature con i blogger.
1. Non conoscere il blog (e il blogger)
Una cosa davvero seccante quando qualcuno mi contatta per scrivere un guest post sui miei blog è quello di leggere un’email che inizia con qualcosa del tipo “A chi si occupa del blog”.
Se non conosci me, il mio blog e il mio pubblico, dubito che riuscirai a scrivere un contenuto adatto.
E quindi, scarto la proposta a prescindere.
È quindi importante sapere sempre a chi rivolgersi e scrivere un messaggio il più possibile personalizzato. Fai vedere che non è un’email copia-incolla inviata a 2.000 blogger, che conosci il blog per il quale vuoi scrivere e che vuoi contribuire scrivendo un contenuto di qualità.
2. Non seguire le linee guida per la creazione del guest post
Come abbiamo accennato, molti blogger offrono delle linee guida, spesso molto severe, per la stesura dei guest post. Queste guidelines sono presenti a volte sullo stesso sito web, altre volte vengono inviate dopo essersi accordati sul guest post.
La cosa importante è sempre quella di seguire le indicazioni che ti vengono date, come il numero minimo di parole, la formattazione dell’articolo o la posizione del backlink.
3. Proporre contenuti già presenti sul blog o non in target con l’audience del blog
Ovviamente, non puoi proporre un articolo sulla toelettatura dei cani su in blog che parla di assicurazioni auto.
Proporre un articolo che è già stato trattato sul blog o un argomento che non c’entra niente con il sito che ti ospita, avrà come risultato solo un grande NO e probabilmente ti procluderà anche la possibilità di collaborazioni future.
Fai quindi una ricerca approfondita sui contenuti del blog e sul target di riferimento in modo da individuare il migliore argomento che non è stato ancora trattato.
Per farlo, puoi utilizzare anche Semrush andando sul menu a sinistra e selezionando Gap di keyword per vedere quali argomenti mancano nel blog ospitante che sono invece presenti in blog della stessa nicchia.
4. Scrivere un contenuto troppo generico
Se vuoi catturare davvero l’attenzione di un pubblico nuovo e che magari non ha ancora mai sentito parlare di te, è importante scrivere un contenuto che vada a rispondere esattamente a una domanda specifica, che sappia risolvere un problema specifico.
Evita quindi contenuti generici o privi di succo: arriva diretto al sodo.
5. Proporre un contenuto non inedito
Quando facciamo guest blogging, può capitare che alcuni blogger chiederanno la stesura di un guest post sullo stesso argomento. Ovviamente non puoi rifilare a tutti lo stesso contenuto.
Anche se ti troverai probabilmente a trattare più volte lo stesso tema, soprattutto nel caso tu sia specializzato in qualcosa di specifico, devi riuscire a raccontare sempre la stessa cosa in modo diverso.
E mai, mai, mai copiare un contenuto. Spesso i blogger fanno dei controlli incrociati con strumenti tipo Dupli Checker o Plagiarism Detector e ci faresti davvero una brutta figura.
Oltre al fatto che un contenuto duplicato verrà penalizzato da Google e questo significa anche meno visibilità e meno traffico per te.
Riflessioni finali
Il guest blogging è ancora una pratica che può portare dei risultati incredibili in termini sia di visibilità che di posizionamento.
Come ogni strumento potente, però, può avere dei pro e dei contro. Sta a te riuscire a utilizzare i tuoi guest post nel migliore dei modi, così da apportare valore ai contenuti presenti in rete senza rischiare di venire penalizzato da Google.
E se hai altre domande, dubbi o perplessità, lascia pure un commento qua sotto.
Buon blogging!
