Come recuperare posizioni dopo un update di Google

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Dopo un aggiornamento, può darsi che i tuoi contenuti abbiano un calo nelle SERP dei motori di ricerca. Ecco quindi come recuperare posizioni dopo un update di Google.

Dopo un aggiornamento o un Core Update di Google, potresti vedere che i tuoi contenuti hanno subìto dei cambiamenti nelle SERP. A volte questi cambiamenti sono positivi: raggiungiamo posizioni migliori, otteniamo maggiore traffico e – di conseguenza – maggiori lead, maggiori clienti e maggiori vendite.

A volte, però, gli aggiornamenti e i Core Update di Google ci travolgono come una bastonata tra capo e collo: il nostro posizionamento crolla, il traffico diminuisce ed è piuttosto frequente andare nel panico.

Ma c’è una notizia positiva: spesso a tutto c’è un rimedio e recuperare le posizioni perse dopo un update non è poi così impossibile.

In questo articolo vedremo quindi tutte le migliori strategie per recuperare il posizionamento perso e come prepararsi in anticipo per i successivi update di Google – che sono molto più frequenti di quello che credi!

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Come recuperare posizioni dopo un update di Google

 recuperare posizioni dopo un update di Google

Se dopo un aggiornamento o un Core Update hai perso del posizionamento, non disperarti. Segui queste indicazioni per riuscire a recuperare le posizioni perse.

Non andare nel panico!

Il primo consiglio che voglio darti è quello di non andare nel panico. Spesso, infatti, dopo un grosso terremoto nelle SERP, tutto torna alla normalità.

Se hai lavorato bene in precedenza, infatti, può capitare che i tuoi contenuti perdano posizioni per qualche giorno per tornare poi posizionati come prima o addirittura meglio.

Prima di procedere a ottimizzare, smontare e rimontare tutto quello che hai costruito, aspetta quindi che l’aggiornamento sia terminato e che le SERP siano ritornate stabili.

Il modo migliore per controllare se il terremoto è ancora in atto è il Sensor di Semrush, uno strumento di Semrush che controlla appunto tutti i cambiamenti nelle SERP e li classifica con un punteggio Basso, Normale, Alto e Molto alto.

Più il punteggio è alto, più le SERP hanno subìto modifiche.

sensor semrush

Se hai atteso ma sei sicuro che l’update ha davvero peggiorato il tuo posizionamento, allora puoi iniziare a ri-ottimizzare i tuoi contenuti.

Vediamo come.

Comprendi gli obiettivi dell’aggiornamento

Prima di procedere a ottimizzare il tuo lavoro, è fondamentale comprendere che tipo di update ha danneggiato il tuo posizionamento e quali sono gli obiettivi dell’aggiornamento.

Perché Google ha rilasciato l’update? È incentrato alla lotta allo SPAM, come è stato l’update di giugno 2021? O magari è un aggiornamento mirato per migliorare la qualità dei contenuti nei risultati di ricerca?

Avere queste informazioni ti può fornisce indicazioni più precise anche sul tipo di ottimizzazione che devi fare sui tuoi contenuti.

Migliora la qualità dei tuoi contenuti

Uno dei primi step da fare quando ci apprestiamo ad aggiornare i nostri contenuti è quello di migliorarne la qualità.

Google ha infatti delle precise linee guida sugli standard qualitativi dei contenuti ed è importante seguirli affinché i nostri contenuti possano venire valutati di ottima qualità dal motore di ricerca e ottenere di conseguenza un posizionamento migliore.

In particolare, i nostri contenuti devono rispettare i cosiddetti segnali E-E-A-T (chiamati anche “Double E-A-T), un acronimo che sta per Experience, Expertise, Authoritativeness e Trustworthiness che indicano i 4 fattori che dobbiamo avere.

standard qualitativi google

Ma cosa significano esattamente?

  • Experience (esperienza). Per Google, gli esperti devono avere conoscenze ed esperienze specialistiche e sono conosciuti e ricercati nel loro settore
  • Expertise (competenza). È un fattore introdotto recentemente che indica le tue competenze nel settore in cui operi
  • Authoritativeness (autorità). Significa che nel tempo ti sei creato autorevolezza nel tuo settore e sei riconosciuto come un esperto
  • Trustworthiness (affidabilità), che indica la tua trasparenza, la tua credibilità e la tua propensione a condividere contenuti utili e accurati.

Assicurati quindi prima di tutto che il tuo contenuto che ha perso posizionamento segua davvero queste linee guida. Dopodiché puoi procede ad altri tipi di ottimizzazione, come ad esempio:

  • ricontrollare la struttura dell’articolo
  • correggere tutti gli errori di grammatica e sintassi
  • assicurarti che il contenuto sia ben scritto, ben formattato e della giusta lunghezza, che contenga informazioni davvero utili, esaustive e che offrono un vero valore aggiunto per i lettori
  • controllare che i metadati siano ben ottimizzati, come ad esempio l’Alt tag delle immagini, il metatitle, l’URL e la metadescription
  • assicurarti che l’articolo sia scritto principalmente per gli utenti e non per i motori di ricerca e che il contenuto sia ben ottimizzato anche in ottica SEO.

Ricontrolla la SEO tecnica delle tue pagine

Nonostante gli aggiornamenti di Google abbiamo spesso a che fare con la qualità dei contenuti, questo non significa che non dobbiamo porre attenzione anche agli aspetti tecnici del nostro blog.

In particolare, ti consiglio di monitorare e ottimizzare:

  • la velocità del sito (che è segnalato come uno dei fattori di ranking di Google)
  • le impostazioni tecniche
  • i core web vitals
  • i titoli dei tuoi articoli, i metatitle e le metadescription
  • le sitemap
  • il file robots.txt
  • l’architettura del sito e la struttura degli articoli (di cui puoi trovare numerose lezioni approfondite anche in Blog Academy)
  • lo schema markup
  • … e così via.

Fai link building

Un’altra tecnica super efficace per recuperare le posizioni perse dopo un update è quella di concentrarci sull’ottimizzazione della nostra strategia di link building.

I backlink sono infatti ancora un segnale importante per Google per comprendere la reale autorevolezza del nostro blog o del nostro sito web. Più backlink otteniamo e più siamo autorevoli agli occhi di Google.

Quindi la soluzione è semplice: acquistiamo una tonnellata di backlink e diventiamo i più autorevoli della nostra nicchia, giusto?

No, sbagliato!

Quello che conta, infatti, non è semplicemente il numero di backlink che otteniamo ma soprattutto la loro qualità. Ottenere 10 backlink provenienti da siti web autorevoli è quindi molto più efficace che riceverne 1.000 da siti di bassa qualità.

Lavora quindi bene alla tua strategia di backlink e cerca di acquisire sempre backlink di qualità provenienti da siti web autorevoli.

Utilizza i migliori strumenti SEO per ottimizzare il tuo sito

Monitorare costantemente l’andamento del tuo sito web, delle sue prestazioni e del suo posizionamento per intercettare immediatamente ogni eventuale calo di posizione dei tuoi contenuti non è certo un lavoro che possiamo fare a occhio o a sentimento.

È infatti fondamentale utilizzare i migliori strumenti SEO presenti sul mercato per poter analizzare e ottimizzare costantemente il nostro sito e i nostri contenuti e fare in modo che gli update degli algoritmi di Google non danneggino mai il nostro posizionamento.

Ma perché è così importante investire in uno strumento SEO? I motivi sono tanti ma quello principale è semplice: i tuoi competitor lo fanno. La prima pagina di Google è pensata per soli 10 contenuti e la vetta di Google è come un’élite a cui solo pochissime persone possono accedere.

Se i tuoi competitor gareggiano a questa corsa con una macchina potente come gli strumenti SEO, tu non puoi pensare di superarli con una bicicletta, giusto?

Investi quindi sempre in uno strumento SEO se vuoi avere successo con il tuo blog ed essere davvero competitivo sul mercato.

Differenzia le fonti di traffico

Quando si ha un blog, la chiave per avere successo è diversificare: diversificare le tipologie di contenuto, diversificare le forme di monetizzazione e diversificare anche le fonti di traffico.

Il nostro business è troppo importante per affidarci completamente a Google, che potrebbe decidere in qualsiasi momento di farci sparire dalle sue SERP in base a come si sveglia la mattina.

Ricorda che Google non rivela mai completamente ciò che sta facendo. Nessuno sa esattamente su cosa si basano i suoi algoritmi. Probabilmente non succederà mai ma – in teoria – se Google dovesse un giorno decidere che i tuoi contenuti debbano sparire dalle sue SERP, i tuoi contenuti spariranno dalle SERP.

E tu potrai fare poco per recuperare.

La SEO è senza dubbio importantissima in un blog ma non è – e non deve mai essere! – l’unica fonte di traffico che abbiamo.

Dobbiamo quindi imparare a promuovere i nostri contenuti anche in modo diverso, ad esempio tramite social media, email marketing o advertising.

Se ancora non l’hai fatto, crea una mailing list di persone interessate a te, ai tuoi contenuti, ai tuoi prodotti e ai tuoi servizi, e dedica del tempo per sviluppare i tuoi canali social.

Puoi ad esempio avviare un canale YouTube, una pagina Instagram o un profilo TikTok. L’importante è riuscire a creare una community forte e unita intorno al tuo progetto, in modo che se dovessi perdere posizionamento sui motori di ricerca, potrai comunque raggiungere di nuovo tutti i tuoi contatti.

Preparati per gli aggiornamenti successivi

prepararsi per gli aggiornamenti

Ovviamente, correre ai ripari dopo un calo di traffico non è così funzionale come prevenirlo.

Gli update di Google non sono certo una novità: ci sono sempre stati e sempre ci saranno.

E se prima l’impatto degli update poteva forse avere conseguenze meno impattanti, adesso – con l’aumento degli standard qualitativi e la concorrenza sempre più agguerrita – è fondamentale stare sempre sul pezzo, tenere sempre sotto controllo le SERP e soprattutto scrivere i migliori contenuti possibili.

Tutti questi suggerimenti che hai letto finora, quindi, dovresti applicarli quotidianamente (e non solo davanti a un drop del traffico!) affinché il tuo blog venga considerato da Google di alta qualità e che di conseguenza subirà in misura minore le oscillazioni dovute agli update degli algoritmi.

Domande frequenti sugli update di Google

Cosa sono i Core Update di Google?

I Core Update di Google sono aggiornamenti periodici dell’algoritmo di ricerca di Google che hanno solitamente l’obiettivo di migliorare la qualità dei risultati di ricerca. Il rilascio di un Core Update ha spesso un impatto significativo su molti siti web che possono registrare sia aumenti che cali di traffico.

Ogni quanto tempo Google rilascia un update?

Gli update e i Core Update di Google sono solitamente piuttosto frequenti anche se non esiste una tempistica precisa. Alcuni aggiornamenti possono essere rilasciati ogni settimana o ogni mese, mentre altri possono essere rilasciati solo una o due volte all’anno.

È possibile recuperare posizioni dopo un update di Google?

Sì, è possibile recuperare le posizioni perse dopo un update di Google. La velocità di recupero dipende sia dalle azioni che intraprendiamo, sia anche da come abbiamo lavorato in precedenza sulla nostra SEO e sui nostri contenuti.

Che differenza c’è tra update e penalizzazione?

Un calo di posizionamento dovuto a un update è una tipologia di penalizzazione chiamata “penalizzazione algoritmica“. È dovuta al cambiamento dell’algoritmo ed è più semplice da recuperare.

Le penalizzazioni di Google vere e proprie si chiamano invece azioni manuali e non sono correlate agli eventuali update bensì a delle tecniche scorrette che hai compiuto sul tuo sito web e che Google tende appunto a penalizzare, come ad esempio lo spam, i link innaturali o il keyword stuffing.

Riflessioni finali

Perdere posizioni dopo un update di Google è una cosa piuttosto frequente che tutti i blogger si sono ritrovati ad affrontare almeno una volta nella vita.

Se ti accordi che dopo un aggiornamento il tuo sito inizia a perdere traffico, quindi, non disperarti. Attendi che l’update sia terminato, che le SERP abbiamo ritrovato la loro stabilità e inizia a ottimizzare i tuoi contenuti, sia per recuperare le posizioni perse, sia – soprattutto – per non farti trovare impreparato all’aggiornamento successivo.

Buon blogging!

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